Introduzione al cloud

 

Tranne qualche voce fuori dal coro, ormai è universalmente riconosciuta la validità delle soluzioni cloud rispetto ad un hosting standard. Questo articolo però non vuole avere la pretesa di scendere nei dettagli tecnici del cloud, ma solo quella di spiegare anche ai profani quali sono i vantaggi indiscussi di queste soluizoni, e quindi il motivo per cui le abbiamo adottate.

Il cloud è una parola molto in voga in questo momento, ma spesso furbescamente viene utilizzata al posto della parola “virtualizzazione”.

La virtualizzazione consiste nell'utilizzare un server dedicato e frazionarlo in vari server virtuali con l'aiuto di un apposito software. In dipendenza delle caratteristiche hardware e del software di virtualizzazione si hanno maggiori o minori performance. La virtualizzazione è quindi di fatto l'attività di frazionamento delle risorse di un server dedicato. Quando acquisto un server virtuale ho una quantità fissa di risorse preassegnate, “forse”. (poi spiegheremo il forse).

Il Cloud computing è l'attività che deriva dalla virtualizzazione, ma a differenza di questa, quando acquisto delle risorse lo faccio solo in via momentanea: adesso ho bisogno di più memoria e più potenza, le compro; domani non mi servono più quella memoria o quella potenza, tolgo risorse.

Ovviamente per permettere una simile flessibilità il mio virtual server deve essere ospitato su un gruppo di server (cluster) piuttosto che su uno solo. Inoltre il provider che fornisce il cloud deve essere affidabile in termini di infrastruttura, altrimenti mi ritrovo con una semplice virtualizzazione e di qui i problemi. Proviamo a spiegare il “forse” di prima.

 

 

La separazione delle risorse

 

Il problema fondamentale di ogni software di virtualizzazione è la più o meno marcata separazione delle risorse. Per quanto la società che fornisce tale software possa spergiurare sulla netta separazione, alla fine questa non è mai perfetta. Si vabbè, ma a me che me ne importa? E invece la cosa ti importa e come perché se il tuo sito sta bello tranquillo con i suoi 4Gb di ram e 2 cpu virtuali preassegnate, se il tuo vicino (leggi altro server virtuale ospitato sulla stessa macchina fisica) va oltre le sue allocazioni, impegna anche le risorse del software di virtualizzazione e di rimando impegna anche le tue. E se lui rallenta il sistema, allora rallenti anche tu. Immagina di essere su un tandem in cui entrambi pedalate alacremente. Se lui ingrassa di 30 kili, pensi di riuscire a mantenere la stessa velocità con le forze disponibili?

Ecco perché prima di affidarsi ad una compagnia che sbandiera il cloud, bisogna accertarsi che questo sia un vero cloud.

 cloud computing

 

 

Il cloud Amazon

 

Dire che quello di Amazon è il vero cloud sarebbe una forzatura che per onestà intellettuale non ci sentiamo di fare. Diciamo invece che tra i vari paradigmi del cloud è senz'altro uno dei più riusciti in quanto offre una serie di servizi “on demand” che sono facilmente gestibili tramite console o API. Se c'è bisogno di scalare ad un server superiore, questo può essere fatto in pochi minuti. Se si verifica un problema hardware sul server che ospita la nostra istanza, creare un backup e ripristinarlo su un nuovo virtual server è un'operazione gestibile in circa un'ora, minimizzando l'interruzione del servizio ed il disagio per gli utenti. E' difficile poter pensare di fare le stesse cose con un server dedicato o un server virtuale senza l'appropriata infrastruttura che gestisca questo tipo di operazioni.

Amazon inoltre investe milioni di dollari sulla propria infrastruttura hardware, i tecnici sono fra i migliori, i servizi in cloud offerti sono avanzatissimi e garantiscono la possibilità di gestire anche l'autoscaling dei propri servizi cloud. Grazie a questi sofisticati sistemi l'intervento umano a supporto è ridotto al minimo ed è proprio questo forse il punto debole per chi si avvicina al cloud per la prima volta. La conoscenza del sistema AWS è basilare per la corretta gestione dei propri server ed ogni errore nella configurazione può costare caro sia in termini direttametne economici che come problematiche di upgrade dei server. Ecco perché per l'utente finale è opportuno servirsi di un intermediario che sappia gestire e valutare con attenzione le esigenze della propria attività on line.